martedì 19 agosto 2014

Temù scopre la musica di eccellenza.


La montagna in estate... l'apice del relax per qualcuno o della noia per altri.
Personalmente amo tutto di un soggiorno alpino, l'aria frizzante, lo scricchiolio dei rami nei boschi, il profumo delle piante, la danza dei colori della natura e soprattutto il silenzio assoluto dell'alta montagna.
Quel silenzio che può assordare, che paradossalmente riempie il proprio udito interiore, che schiaccia le urla delle folle cittadine.
Quando ci si siede su una cima e pare di stare allo zenit del mondo la prima cosa che si fa è guardare giù, la seconda è respirare a pieni polmoni e la terza è ascoltare il nulla ed al tempo stesso il tutto, della montagna.
In questa disposizione d'animo può nascere e generalmente nasce, il desiderio di ascoltare solo cose belle, perfette, delicate e purgate da artificiose falsità.
Un soprano ed un pianoforte che l'accompagna per esempio.
Perchè no?
In una angolo di Val Camonica, là in alto, in un dove che spesso ci si dimentica esista, qualcuno , Oreste Pasina , fresca ma convinta matricola del Consiglio Comunale di Temù decide di pennellare le vie del paese con l'arte e decide di farlo con la musica.
Tre sono le serate organizzate, giovedì 14 Agosto un concerto per il violino di Massimo Martini, il violoncello di Ulrike Hoffman ed il pianoforte di Caterina Pagani.
Il 15 Agosto il soprano Cristina Piperno accompagnata da Caterina Pagani ed il 16 Agosto un trio jazz capitanato dall'artista internazionale Emanuele Segre, alla chitarra.
Artisti di fama internazionale quindi che hanno regalato ad una Temù non abituata a tanto lustro, momenti di gloria artistica.
La serata di cui posso dare un resoconto perchè vissuta in prima persona è quella del 15 agosto che si è svolta in Chiesa Parrocchiale, purtroppo il freddo ha rattrappito la buona volontà di Oreste Pasina che l'aveva collocata nella suggestiva ed intima piazzetta vecchia del paese.

Numeroso il pubblico tra cui ho scorto furtivamente il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, anch'egli vestito di giacca a vento per l'insolita temperatura estiva.
All'interno del luogo sacro un tepore ci ha avvolto, tra i banchi il brusio è serpeggiato nel mentre il pubblico prendeva posto.
Sui visi ho potuto scorgere curiosità per questo evento così diverso dai soliti organizzati dal Comune ma che è stato abbracciato con calore da tutti.
Dopo qualche parola degli organizzatori si è "alzato il sipario".
Entrano pianista e soprano.
Caterina Pagani al pianoforte, diplomata al conservatorio Verdi di Milano, specializzata presso le Accademie di Firenze ed Imola, svolge un'intensa attività concertistica nazionale ed estera sia come solista sia in formazione camieristica.
Caterina, viso dolce e corporatura minuta, ha dita delicate quanto le intenzioni, consapevole di dover accompagnare e quindi ritmare in punta di piedi una voce potente.
Cristina Piperno attrice di una carriera brillante ed in crescita.
E' romana, si diploma in pianoforte, composizione organistica ed in canto col massimo dei voti.
Ha calcato le scene di teatri italiani rinomati come il San Carlo di Napoli, l'Opera di Roma e l'Arena di Verona per citarne solo alcuni.
In campo internazionale ricordiamo il recente debutto trionfale a Seoul a fianco del tenore Nicola Martinucci nei panni della principessa Turandot.

Ha occhi dolci ma intensi che seguono una voce strepitosa.
Attento il pubblico la segue passare dalle raccolte arie di Bellini e Faurè  a Puccini con cui prende per mano la Tosca e la Madama Butterfly, gioca con "La Danza" di Rossini e si intrattiene con i più contemporanei "Summertime" ed " A little bit in love" per poi farsi accarezzare dal sole del Sud Italia con "Torna a Surriento".
Dopo uno scroscio di applausi sentiti il bis è d'uopo e sono convinta che solo per non voler risultare invadenti gli spettatori non ne abbiano chiesto un secondo.
La soprano Piperno ha emozionato con una voce potente, pulita e disarmante nella sua perfezione.
Come dicevamo nell'incipit di questo "racconto" il silenzio riempie ma quando quest'ultimo viene colmato da un suono armonioso, equilibrato ed "eletto"  ci troviamo ad assistere alla nascita ed allo svolgimento di una poesia, in musica in questo caso.

Iniziative tali arricchiscono le comunità, le persone, i sensi ed i cuori perchè l'arte in ogni sua declinazione si occupa solo del bello di cui tutti abbiamo bisogno, i nostri occhi desiderano i colori in armonia, il nostro tatto il velluto più liscio,  le nostre orecchie i suoni migliori.
Ringraziamo chi come Cristina e Caterina trasmettono l'eccellenza e chi come Oreste ha reso possibile dare lustro ad una serata a Temù nella fredda estate 2014.



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