Ella Jane Fitzgerald , regina del jazz, ha incantato il mondo con la sua voce per 59 anni.
Vincitrice di 13 Grammy, ha venduto circa 40 milioni di dischi dei suoi 70 album.
Ha una estensione vocale di oltre tre ottave grazie alla quale diventa una della più grandi interpreti dello scat, forma di canto tipica del jazz che non si serve di fraseggi ma della personale fantasia ritmica e melodica dell’ interprete.
Nata a Newport
News in Virginia il 25 Aprile 1917, dopo la separazione dei suoi genitori si
trasferisce con la madre a Yonkers, quartiere di New York.
Cresce come un maschiaccio giocando a baseball ed al
contempo coltiva il canto e la danza.
Rimasta orfana durante l’adolescenza, affronta un periodo di
grandi difficoltà, avrà problemi a scuola e con la giustizia.
Questa parentesi sarà per lei arricchente dal punto di vista
umano e di riflesso, musicale.
Nel 1934 partecipa ad una serata per debuttanti all’Apollo
Theatre di Harlem presentandosi come ballerina ma una crisi di panico la blocca.
Su due piedi decide invece di cantare e chiede alla band di
suonare "Judy” di Hoagy Carmichael,
una canzone che conosce bene perché la versione di Connee Boswell era una delle
preferite della madre Tempie, morta due anni prima per un incidente in
macchina.
Ella ammalia il
pubblico con la sua voce e vince la competizione.
Di quella sera dirà:” In quel momento sul palcoscenico ho
capito che avrei voluto cantare per il resto della mia vita”.
In quell’occasione viene notata da colui che diventerà poi
un caro amico, Benny Carter.
Presa Ella sotto la sua ala protettiva la introdurrà alle
persone giuste fino all’entrata in scena del batterista swing Chick Webb che la
assumerà nella sua orchestra.
Inizia la salita verso un successo inarrestabile.
Duetterà e canterà con gli artisti più famosi al mondo, per
citarne solo alcuni, Louis Armstrong, Norman Granz e Dizzy Gillespie.
Ricchissimo il suo repertorio di vita musicale e troppo
corposo per riassumerlo tutto in poche parole.
Un episodio che lega la fortuna della sua carriera ad
un’altra grande donna dello spettacolo, è quello che racconta come Ella sia
stata ammessa al Mocambo grazie a Marylin Monroe.
Locale di Hollywood frequentato da personaggi della statura
di Clark Gable, Charlie Chaplin, Humphrey Bogart, Lauren Bacall e Lana Turner, negli
anni ‘50 era però precluso agli artisti di colore.
Marylin Monroe telefonò al proprietario del Mocambo dicendo
che se avesse fatto cantare Ella Fitzgerald lei avrebbe preso un tavolo tutte
le sere e così fu.
Ella di Marylin disse: “Era una donna non comune, in
anticipo sul suo tempo e lei non lo sapeva”
La Fitzgerald negli ultimi anni di vita è afflitta da una
grave forma di diabete mellito.
Si spegne nel 1996
a Beverly Hills, oggi è sepolta a Inglewood in
California.
Questa è solo una breve introduzione ad Ella, le parole non
bastano per comprendere tanta poesia.
Ella va ascoltata.
Nella sua voce vellutata si trovano conforto e gioia.
La sua musica avvolge ed abbraccia, è carica di vita e di
sentimento.
Ascoltare Ella è avvicinarsi a Dio.
“Non rinunciare a provare a fare ciò che vuoi veramente
fare. Dove c’è amore e ispirazione non credo che si possa sbagliare.”
Ella Fitzgerald
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