mercoledì 20 novembre 2013

Ella Fitzgerald, la voce di velluto.


Ella Jane Fitzgerald , regina del jazz, ha incantato il mondo con la sua voce per 59 anni.
Vincitrice di 13 Grammy, ha venduto circa 40  milioni di dischi dei suoi 70 album.
Ha una estensione vocale di oltre tre ottave grazie alla quale diventa una della più grandi interpreti dello scat, forma di canto tipica del jazz che non si serve di fraseggi ma della personale fantasia ritmica e melodica dell’ interprete.

Nata a Newport News in Virginia il 25 Aprile 1917, dopo la separazione dei suoi genitori si trasferisce con la madre a Yonkers, quartiere di New York.
Cresce come un maschiaccio giocando a baseball ed al contempo coltiva il canto e la danza.
Rimasta orfana durante l’adolescenza, affronta un periodo di grandi difficoltà, avrà problemi a scuola e con la giustizia.
Questa parentesi sarà per lei arricchente dal punto di vista umano e di riflesso, musicale.
Nel 1934 partecipa ad una serata per debuttanti all’Apollo Theatre di Harlem presentandosi come ballerina ma una crisi di panico la blocca.
Su due piedi decide invece di cantare e chiede alla band di suonare "Judy” di  Hoagy Carmichael, una canzone che conosce bene perché la versione di Connee Boswell era una delle preferite della madre Tempie, morta due anni prima per un incidente in macchina.
Ella ammalia il pubblico con la sua voce e vince la competizione.
Di quella sera dirà:” In quel momento sul palcoscenico ho capito che avrei voluto cantare per il resto della mia vita”.
In quell’occasione viene notata da colui che diventerà poi un caro amico, Benny Carter.
Presa Ella sotto la sua ala protettiva la introdurrà alle persone giuste fino all’entrata in scena del batterista swing Chick Webb che la assumerà nella sua orchestra.
Inizia la salita verso un successo inarrestabile.
Duetterà e canterà con gli artisti più famosi al mondo, per citarne solo alcuni, Louis Armstrong, Norman Granz e Dizzy Gillespie.
Ricchissimo il suo repertorio di vita musicale e troppo corposo per riassumerlo tutto in poche parole.
Un episodio che lega la fortuna della sua carriera ad un’altra grande donna dello spettacolo, è quello che racconta come Ella sia stata ammessa al Mocambo grazie a Marylin Monroe.
Locale di Hollywood frequentato da personaggi della statura di Clark Gable, Charlie Chaplin, Humphrey Bogart, Lauren Bacall e Lana Turner, negli anni ‘50 era però precluso agli artisti di colore.
Marylin Monroe telefonò al proprietario del Mocambo dicendo che se avesse fatto cantare Ella Fitzgerald lei avrebbe preso un tavolo tutte le sere e così fu.
Ella di Marylin disse: “Era una donna non comune, in anticipo sul suo tempo e lei non lo sapeva”

La Fitzgerald negli ultimi anni di vita è afflitta da una grave forma di diabete mellito.
Si spegne nel 1996 a Beverly Hills, oggi è sepolta a Inglewood in California.

Questa è solo una breve introduzione ad Ella, le parole non bastano per comprendere tanta poesia.
Ella va ascoltata.
Nella sua voce vellutata si trovano conforto e  gioia.
La sua musica avvolge ed abbraccia, è carica di vita e di sentimento.
Ascoltare Ella è avvicinarsi a Dio.

“Non rinunciare a provare a fare ciò che vuoi veramente fare. Dove c’è amore e ispirazione non credo che si possa sbagliare.”
                                                                                                         Ella Fitzgerald

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