martedì 12 novembre 2013

Lego Architecture dà una scusa agli adulti per rimettersi a giocare.



La storia di questa linea di prodotti risale al 1960 quando Godtfred Kirk Christiansen, proprietario di allora e figlio del fondatore di Lego, stuzzica l’ingegnosità del suo staff di esperti chiedendogli di proporgli qualcosa di nuovo.
Da questo spunto nasce un’idea rivoluzionaria per casa Lego, 5 mattoncini di un terzo dell’altezza degli altri che permettono la realizzazione di strutture più dettagliate e reali.
Con questo strumento prende forma l’idea di esplorare ”al modo di Lego” l’architettura e l’ingegneria delle costruzioni più famose al mondo.


Nascono così nel 1962 i Modelli in Scala che sposano perfettamente lo spirito modernista del tempo, uno spirito molto attento al design dei palazzi e delle abitazioni.
Nonostante il concetto di avanguardia alla base del progetto i Modelli in Scala vengono  abbandonati definitivamente nel 1965 ma riproposti con successo ai giorni nostri.

Il modellino di un grattacielo o di un edificio nascono dall’ingegno degli architetti “Artisti” di Lego.
Il progetto passa ad un costruttore esperto che dà alito di vita alla costruzione vera e propria.
La difficoltà sta nel rispecchiare esattamente le intenzioni del creatore del progetto e nel creare un “gioco” il cui assemblaggio sia semplice, logico e che faccia vivere un’esperienza positiva all’utilizzatore di Lego.

Eccoli quindi gli americani Empire State Building, Willis Tower, White House.
E  la nostra italianissima Torre di Pisa o la parisienne Torre Eiffel.
Qui ne cito solo alcuni ma la lista è corposa .








 

Lego in questo modo non fa altro che dare la scusa agli adulti per riprendere in mano uno dei giocattoli più amati e diffusi nel mondo mentre ai più giovani dà modo di confrontarsi con un metodo di gioco più costruttivo.



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