lunedì 2 dicembre 2013

DèPio, l’arte si mette le calze.


Incontro due donne speciali, Mary ed Elisabetta, due esponenti dell’artigianato bresciano di qualità.
Due imprenditrici che lavorano con passione, con coraggio, con intuito e con una convinzione necessaria in questo momento storico.
Mary ed Elisabetta, madre e figlia, la prima è la creativa, la seconda, la scientifica.
Due donne che tengono le redini dell’ azienda di famiglia, un calzificio storico in provincia di Brescia in cui la passione cuce i colori con la creatività.
DèPio  porta il nome del padre di Mary, il fondatore di questa realtà di nicchia.
Pio Chiaruttini nasce nel 1901 nel mantovano, meccanico di macchine per cucire ha tra i clienti un grosso industriale bresciano che in cambio di alcuni brevetti gli fornisce le macchine per avviare la propria azienda.
Il Signor Pio infatti è lo sconosciuto inventore delle più note calze con la riga verticale dietro la gamba e dell’elastico che ferma il gambaletto sotto il ginocchio, due invenzioni innovative che preannunciano una vena artistica ereditata in seguito da Mary.
Quest’ultima, la minore di 7 figli, frequenta il liceo artistico ed in seguito  inizia a lavorare in uno studio pubblicitario.
Quando però i genitori già anziani si ammalano subentra nell’azienda di famiglia pur con qualche rimpianto per il suo amore originario, la matita.Mary ha un lumen creativo ed una propensione per il disegno spiccate ma nel calzificio è costretta ad ammutolire queste voci.
“ All’inizio i colori delle calze erano solo cinque, blu, bordeaux, grigio, antracite e nero e due modelli  liscio e a coste quindi c’era poco da sbizzarrirsi. Circa dieci anni fa a Viareggio ho notato in una vetrina delle calzine disegnate che mi sono piaciute molto così le ho comprate.

Una volta in azienda ho iniziato ad abbozzare alcune idee, successivamente abbiamo acquistato la prima macchina per fare disegni sulle calze e da lì è partito tutto.”
DèPio oggi produce calze di altissima qualità, con colori abbinati in modo inusuale ma innovativo, spesso si trova in anticipo con collezioni che verranno capite due anni dopo.

Mary in questa avventura è affiancata da  Elisabetta che sebbene sia architetto,  lavora in amministrazione e gestisce la parte meno “romantica” del lavoro.
Capita che madre e figlia battibecchino per il budget, Betta lo vuole contenere, Mary ribatte che “ Ad una creativa non si possono mettere paletti”.
Chiedo a Mary da cosa trae ispirazione, “ Dalle riviste in ufficio, dai colori che osservo nel mio giardino, dagli abiti o accessori che indossano le persone; tutto ciò in cui mi imbatto quotidianamente è fonte di ispirazione, successivamente metto ogni idea per iscritto per fissarla. Una volta in azienda prendo le rocche e mi metto alla macchina per realizzare il mio progetto.”
“ La cosa che ha in più mia madre” aggiunge Elisabetta” è che è  tecnico perché è cresciuta in calzificio quindi sa cosa può o non può fare con un macchinario. “
DèPio investe in innovazione tenendo aggiornato ogni anno il proprio parterre di macchine.
Di pari passo procede la ricerca, fondamentale per essere all’avanguardia come lo è questa realtà.
Rappresentanti di filati anche dai paesi più lontani come il Giappone, portano loro novità da toccare con mano, è in quel momento che l’intuito ed il senso artistico si fanno valere e  guidano a scelte vincenti.
DèPio fornisce prestigiose Maison italiane ed internazionali.
Mary ci spiega che “ lavorare con le case di moda è un continuo stimolo ed un modo per immagazzinare nuove nozioni.”
Sostenuta da Elisabetta, Mary punta a nuovi orizzonti, insieme verificano la fattibilità di alcuni capi lavorati con le macchine per calze.
Sperimentando cosa poter fare con le calze  sono approdate alla creazione di sciarpe, collane, giacche e shorts.
Aggiungendo del pizzo francese chantilly ad alcune di queste creazioni rifiniscono a modo loro delle opere tutte originali.
E il sogno nel cassetto? :“Aprire punti vendita a Parigi, New York e Londra in cui vendere la nostra collezione Chic Appeal.
E’ in negozio che c’è maggior soddisfazione, il contatto diretto col cliente dà un  riscontro ed una gratifica immediati”
Mentre per le case di moda la calza è l’ultimo degli accessori, per DèPio è il punto di partenza. Mary ha voluto una statua di un uomo a testa in giù all’ingresso dell’officina.Significativo e dice molto della loro filosofia, in questo calzificio si parte dai piedi ma con tanta testa e molto cuore. DèPio ha un bagaglio storico che pesa sui prodotti , le calze che produce sono quasi pezzi unici dagli abbinamenti di colori sorprendenti. I passaggi di controllo manuale fatti calza a calza sono ben 45 per non contare tutti gli altri step di lavorazione. Queste calze sono il risultato di un artigianato puro, fatto di continua ricerca, sacrifici e tanta, tantissima passione.
Saluto le mie due interlocutrici e dopo un ultimo sguardo alle collezioni Chic Appeal che colorano ed illuminano l’ufficio in cui abbiamo chiacchierato, esco dall’azienda con la convinzione che in DèPio non si producano solo calze ma capi che raccontano la storia di una famiglia che scalda non solo i piedi ma anche il cuore.


Nessun commento:

Posta un commento