venerdì 11 novembre 2022

Il potere dello stomaco, varie ed eventuali.


La psicosomatica dello stomaco.
Dopo l'ennesimo problema di acidità, stamattina ho digitato questa frase di cui sopra.
Evitare situazioni o persone che ci sono indigeste.
Se tale organo soffre è perchè nel nostro contenitore vita ci abbiamo messo delle cose che non ci piacciono, che mal sopportiamo, insomma mandiamo giù bocconi amari.
Invece bisogna che riempiamo la nostra esistenza di situazioni e di persone che amiamo e che ci fanno stare bene.
Per me che sono certa che tutto parta dall'alimentazione, che tra l'altro curo maniacalmente , è un affronto capitolare al mal di stomaco.
Senza dilungarmi troppo in spiegazioni è per questo che scrivo.
Abbiamo tutti un sogno nel cassetto, qualcosa di legato a noi soli, al nostro desiderio di autoaffermazione.
Il mio è scrivere un libro.
Il timore è che non ne sia capace  ma vedo che pubblicano libri anche carciofi sgrammaticati perchè non io?
Poi mi è venuto in mente che esiste il mio blog, tanto carino e ben fatto ( per me sola), che ho pensato perchè non emulare  Charles Dickens che sotto il nickname di Boz, scrisse i suoi romanzi a puntate? 
Charles Dickens, l'uomo vittoriano che ha salvato gli inglesi dalla depressione con le sue storie a lieto fine e che ha salvato me durante i pochi anni di università che ho frequentato...scegliendo Legge invece di Lettere ho  decretato la fine anticipata della mia carriera scolastica.
Il potere dei libri... leggere i suoi scritti ha rafforzato in me il desiderio di riscatto dalle tristezze e dagli episodi difficili della vita.
Quando me ne capita uno io ci devo sempre per forza vedere qualcosa di buono ma soprattutto devo vedere la luce in fondo al tunnel.
Un po' devo ringraziare anche Eleanor H. Porter che con Pollyanna ha rincuorato il mio cuore di bambina segregata in un clima di paura da mio padre.
Non per cattiveria sua ma perchè è fatto così, aggressivo e prepotente ha influenzato la vita mia e di  mia sorella e ha lasciato dei buchi neri nella nostra autostima.
Forse è da lì che parte tutto.
Devo volermi bene e spesso non lo faccio.
Sono molto migliorata negli anni, ho fatto sedute by myself di psicoanalisi e anche una breve da una psicologa  per la fobia di guidare in galleria ed autostrada. 
Però ancora non penso abbastanza al mio benessere perchè mi pare di essere egoista ad occuparmi di ciò che mi piace.
Oggi invece mi sono detta basta.
Scrivo e punto.
Quello che mi viene in mente e quello che mi emoziona.
Voglio sentirmi flaneur della scrittura, girovagare tra le parole e le emozioni così come faccio con mio marito quando cammino per la strada a Parigi la mia città del cuore...









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